Cinema italiano in sala dal 28 settembre 2012: Reality, Appartamento ad Atene

Due le pellicole italiane che debutteranno in sala questo fine settimana, si tratta dell’atteso Reality, la commedia di Matteo Garrone premiata a Cannes e Appartamento ad Atene, il drammatico diretto da Ruggero Dipaola e interpretato da Laura Morante. Se volete approfondire dopo il salto trovate schede del film, trailer e locandine.

REALITY (commedia di Matteo Garrone con Aniello Arena, Loredana Simioli, Claudia Gerini, Ciro Petrone, Nunzia Schiano, Nando Paone, Graziella Marina, Paola Minaccioni, Rosaria D’Urso, Giuseppina Cervizzi, Vincenzo Riccio, Salvatore Misticone):

Luciano è un pescivendolo napoletano che per integrare i suoi scarsi guadagni si arrangia facendo piccole truffe insieme alla moglie Maria. Grazie a una naturale simpatia, Luciano non perde occasione per esibirsi davanti ai clienti della pescheria e ai numerosi parenti. Un giorno, spinto dai familiari, partecipa a un provino per entrare nel “Grande Fratello”. Da quel momento la sua percezione della realtà non sarà più la stessa. RECENSIONE IN ANTEPRIMA

APPARTAMENTO AD ATENE (drammatico di Ruggero Dipaola con Laura Morante, Gerasimos Skiadaresis, Richard Sammell, Vincenzo Crea, Alba De Torrebruna):

Nel 1943, ad Atene, un appartamento viene requisito per ospitare un ufficiale tedesco. Nell’appartamento vivono gli Helianos, una coppia di mezza età un tempo agiata. Hanno un ragazzo di dodici anni, animato da melodrammatiche fantasie di vendetta, e una bambina di tredici. Con l’arrivo del capitano Kalter, tutto è cancellato. Metodico, ascetico, crudele, Kalter è un dio-soldato che impone il terrore. E gli Helianos si sottomettono, remissivi. Sono servi, adesso, senza altra identità che la loro acquiescenza. La volontà del dio-soldato è il loro unico assillo. L’appartamento li avvolge come un’epidermide. Poi, di colpo, l’assenza. Il padrone parte per la Germania, e i servi scoprono che la libertà non ha alcun senso, che la tortura continua. Quando Kalter torna, è un sollievo. E’ cambiato: più gentile, indulgente. Di un’indulgenza che disorienta. Ma è un fragile equilibrio. Correnti sotterranee di odio agiscono in segreto e preparano un’agghiacciante vendetta.

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