Una faccia da giovanottone di provincia, simpatica e docile, battuta sempre pronta e la capacità di parlare di fronte ad un vasto pubblico in lunghi monologhi che raramente annoiano. Questo è Enrico Brignano, che Andrea Zaccariello ha voluto come interprete principale della sua nuova commedia.
Ci vediamo domani è l’opera di un quasi esordiente, non lo si può nascondere, ne ha tutti i difetti e tutti i pregi, ma è anche una commedia nella quale, finalmente, Brignano può dare dimostrazione della sua bravura.
Non nego una particolare simpatia per il comico romano. Enrico Brignano, qui in modo particolare, differentemente da altre pellicole nelle quali è stato sfruttato in modo fin troppo semplicistico e ridotto a poco più di una macchietta, mostra di saper padroneggiare la sua vis comica senza alcun timore e mostra, inoltre, di saperla anche arricchire di drammaticità.
Ed è merito del comico romano se Ci vediamo domani riesce a reggere fino alla fine, a dispetto di una sceneggiatura tutt’altro che perfetta e di una regia che accumula troppi gesti e troppe emozioni, senza, peraltro, approfondirne alcuna.
Ci vediamo domani – Il trailer
Enrico Brignano, nei panni di Marcello Santilli, rappresenta perfettamente il quarantenne italiano tra divorzi, figli da crescere e lavoro e, quindi, soldi che non ci sono. Un personaggio ben riuscito il suo, che riesce a mascherare una commedia, che poi tanto commedia non è, che non ha molto ritmo e, quando c’è, è dato dalla sue battuta in perfetto tempo comico.
Notevoli anche le prove dei comprimari, con una particolare nota di merito per Burt Young (doppiato da Omero Antonutti), il papà d’America pronto a prendersi cura di Marcello, nella buona e nella cattiva sorte.
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