Roberto Benigni e Nicoletta Braschi riceveranno un Globo d’Oro alla carriera il prossimo 9 giugno a Roma, presso Palazzo Farnese in serata. Ad annunciarlo, assieme a tutte le cinquine dei Globi d’Oro 2016 (giunti alla loro cinquantaseiesima edizione) è l’associazione della Stampa Estera.
C’è fermento nel cinema italiano. Ci sono pellicole che piacciono, che fanno la differenza, che sono capaci di prendersi il monopolio della qualità. Saremo, forse, ancora distanti dal miglior cinema europeo o statunitense. Ma non come prima.
Sono in aumento gli investimenti della pubblicità nel cinema del 16%. Lo si evince dall’ultimo Studio Nielsen, presentato durante Linkontro, l’annuale appuntamento dedicato alla business community dei consumi.
Sono passati cinquant’anni. Esattamente mezzo secolo di Django. Era il 1966, infatti, quando usciva nelle sale d’Italia “Django”. Il capolavoro di Sergio Corbucci passò alla storia come una pietra miliare del western all’italiana poi ‘omaggiato’ da Quentin Tarantino con il (ormai non tanto) recente “Django Unchained“.
Uno dei più grandi registi italiani è, ancora una volta, in giro per il mondo per esportare la sua idea di settima arte. Negli ultimi anni, si pensi a film quali “La migliore offerta” e “La corrispondenza” sono numerose le collaborazioni che Giuseppe Tornatore ha concretizzato con attori stranieri.
Lui si chiama Pericle Scalzone, ma tutti lo chiamano “Il nero”. Il suo mestiere? A detta sua, di lavoro “fa il culo alla gente” per conto di Don Luigi, un boss camorrista emigrato in Belgio. Pericle, dunque, è una sorta di sicario. Un ‘tirapiedi’ dagli occhi di ghiaccio e il fisico piazzato.
Una notte degli Oscar all’italiana. Probabilmente, anzi sicuramente, il paragone con Los Angeles non regge. Ma non si può negare che il cinema nostrano stiamo compiendo importanti passi in avanti. E, a conferma di ciò, i film premiati al David di Donatello sono promossi all’unanimità per la loro qualità.
La sfida è tra le rivelazioni di quest’anno: “Lo chiamavano Jeeg Robot” e “Non essere cattivo”. Il prossimo 18 aprile sarà il giorno della consegna dei David 2016, e con l’occasione si celebrerà la sessantesima edizione della prestigiosa rassegna.
Il Maestro si presenta sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles accompagnato dal figlio Giovanni, senza nascondere la sua emozione.
Le sue figlie, Paola e Silvia, lo hanno diretto con l’intento di strappare una risata agli spettatori. Ricordare il padre sereno è, per loro e per il pubblico italiano, il miglior modo per convivere con la sua scomparsa. La scomparsa di una grossa icona della settima arte.