Nanni Moretti è ormai un veterano di Cannes, e nella giornata di oggi torna al festival francese con il dramma “Mia Madre”, una sorta di visione autobiografica sulla perdita della madre, che ha colpito lo stesso regista.
Mia Madre -Photocall
Lo avevamo lasciato con “Habemus Papam”, un film dalle ambientazioni “religiose” che raccontava di un Papa, della sua solitudine e della presa di coscienza dei propri limiti. Ora, invece, Moretti torna a un cinema più personale, nell’arena dei drammi familiari, com’era avvenuto per “La stanza del figlio”.
Moretti stesso ha affermato:
Ho fatto questo film perché volevo rappresentare, senza essere sadico, un passaggio importante nella vita delle persone: la morte di una madre. È quello che è successo a me durante il montaggio di “Habemus Papam”.
Mia Madre – Intervista
E a proposito della cifra autobiografica rivela:
La parte che mi rispecchia sono le parole di John Turturro sul set [nella finzione filmica]: “Voglio uscire di qui e tornare alla realtà”. In questo film prendo in giro le mie nevrosi da regista. È molto più faticoso tenersi tutto dentro che arrabbiarsi con gli altri.
Il film ha riscosso successo fra i giornalisti e scommettiamo che avrà anche il suo bel riscontro di pubblico.
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