Sono attualmente in corso in Calabria le riprese di Calibro 9, la nuova pellicola di Toni D’Angelo che funge da sequel al film del 1972 di Fernando Di Leo
Dureranno circa tre mesi e si svolgeranno in Calabria, Milano, Roma ed Anversa in Belgio le riprese di Calibro 9, il film di Toni D’Angelo con Marco Bocci, Ksenia Rappoport, Michele Placido, Alessio Boni e Barbara Bouchet che rappresenta il sequel ideale di Milano Calibro 9, il film del 1972 di Fernando Di Leo; la sinossi subito dopo il salto.
Calibro 9, sinossi
Milano, oggi. Fernando, il figlio di Ugo Piazza, è un brillante penalista cresciuto da sua madre Nelly con l’intento di farne un uomo diverso da suo padre. Ma se in città scompaiono cento milioni di euro con una truffa telematica e se il principale indiziato è proprio un cliente dell’avvocato Fernando Piazza, quel cognome non può non avere un peso e portare ad un naturale collegamento. Soprattutto se la società truffata è solo una copertura e, chi c’è dietro, è una delle più potenti organizzazioni criminali del pianeta; la ‘ndrangheta.
Milano, Calabria, Francoforte, Mosca ed Anversa sono solo alcune caselle dello scacchiere su cui Fernando è costretto a giocare la partita per la propria vita, una partita da giocare a tutto campo, impegnativa come il nemico che si trova a fronteggiare.
Sarà supportato da Maia Corapi, una donna con il destino segnato sin da quando è nata. La sua gabbia gli scorre nelle vene. È la nipote prediletta di Don Mimmo, il boss. Ha studiato legge all’estero per volere di suo zio, ha lasciato il ragazzo che amava e sposato un altro uomo, per preciso volere di suo zio. Ora che Don Mimmo vive come un topo la sua latitanza e suo marito è in galera, controlla gli interessi della famiglia da uno studio legale del centro di Milano. È bella, ricca, potente: ma non può decidere nulla della sua vita, non l’ha mai potuto fare. Anche quando Fernando andrà a bussare alla sua porta chiedendo aiuto, non sarà lei a decidere. Lo aiuterà a trovare una soluzione al suo problema, ma ancora una volta in nome dei Corapi. Don Mimmo ha infatti un debito d’onore con Rocco: quando era recluso a San Vittore gli ha salvato la vita e ora il boss vuole restituire il favore. Ma durante il loro viaggio saranno osteggiati anche da un poliziotto, Valerio: è lui a muovere le fila di tutto ciò che accade.
Per il film, infine, prodotto da Minerva Pictures con Rai Cinema in co-produzione con Gapbusters (Belgio) e con il contributo del MIBAC e della Calabria Film Commission, ancora non è stata fornita una data di distribuzione.