Ambra Angiolini, Serena Rossi, Ilenia Pastorelli e Silvia D’Amico si travestono da uomo e cercano l’indipendenza economica attraverso il crimine.
Brave ragazze è innanzitutto una storia vera, quella di quattro amiche che cercano di sbancare il lunario con una rapina. Quattro ragazze normali che provano a battere le difficoltà della vita con una rapina, a Gaeta, anche se la storia vera ha avuto luogo in Francia.
Ambra Angiolini, Serena Rossi, Ilenia Pastorelli e Silvia D’Amico si travestono da uomo e cercano l’indipendenza economica attraverso il crimine.
Il film
La regista è Michela Andreozzi, e dirige Ambra Angiolini nei panni di una mamma single che ha bisogno di dare un futuro ai suoi due figli. Anna (Ambra Angiolini) coinvolge Maria (Serena Rossi), una moglie esemplare che frequenta l’oratorio e decide di partecipare alla rapina per affrancarsi da un marito violento.
A loro si aggiungono Chicca (Ilenia Pastorelli) e Caterina (Silvia D’Amico), sorelle con la voglia di cambiare vita, e le quattro dovranno vedersela con il commissario Morandi (Luca Argentero). Gli altri interpreti sono Stefania Sandrelli, nei panni della mamma di Anna, e Max Tortora, un parroco, che dirige il coro dell’oratorio che fa da sfondo all’amicizia tra le quattro donne.
Il film sarà proiettato nelle sale a partire da questo giovedì.
Michela Andreozzi recita anche una piccola parte, e parla dell’idea del film, venuta quando Alberto Manni le ha sottoposto la notizia prendendo un vecchio giornale. In Francia, quattro donne avevano realizzato una rapina in un paesino, alla fine degli anni ‘80, ma la regista ha voluto omaggiare Gaeta, a cui è legata dai suoi ricordi di quegli anni.
“È una storia che andava raccontata ma ci è voluto del tempo. Oggi c’è più attenzione alle tematiche femminili rispetto a quindici anni fa e ho deciso di ambientarla a Gaeta perché simile alla provincia francese dove i fatti sono accaduti realmente e poi perché è stato il luogo delle mie vacanze negli anni 80”.
Alla presentazione anche Ambra Angiolini, che si è divertita ad interpretare “una donna abbastanza indipendente dalle formalità e che si inventa una vita senza rappresentarsela come una fiaba. Un personaggio forte che manda un messaggio di coraggio, e più che raccontare l’inizio e l’arrivo lei ti fa vedere quello che c’è in mezzo”.