Ieri sera è stato proiettato al Lido, per pre-aprire il Festival di Venezia 2011, Box Office 3D, il film parodia diretto e interpretato da Ezio Greggio. Il film ha diviso la critica.
La repubblica:
Rare le risate in sala, perplessità all’uscita del film, che invece pare abbia fatto sganasciare Muller (a detta di Ezio Greggio) … La scelta di Box Office 3D sarebbe dovuta al fatto che alla Biennale serviva un film tridimensionale per mostrare le (costose) migliorie tecnologiche della rinnovata Sala Grande.
Il Corriere della sera:
Imbarazzo. Questa è l’unica reazione possibile alla fine della proiezione di Box Office 3D … Imbarazzo tra chi usciva e si scambiava sguardi disperati e imbarazzo anche per chi (amici? Claque?) applaudiva Greggio e il cast venuto a godersi queste due ore di gloria. Greggio ha costruito una dozzina di parodie decisamente goliardiche su film più o meno famosi. Avrebbero avuto bisogno di battute e di gag fulminanti e invece non andiamo molto più in là delle “Tavanate galattiche” di televisiva memoria.
Il Giornale, che titola: Greggio, un marziano al Lido che spaventa perché fa ridere:
Arriva Ezio Greggio Greggio al Lido e scatta la dietrologia. Chissà perché … Non può essere solo che Box Office 3D, proiettato ieri sera come aperitivo goliardico di una Mostra che da oggi si prenderà molto sul serio, sia piaciuo al suo direttore artistico. Non può essere che il tempio del cinema si vuole aprire al pubblico meno cinefilo come dimostrato ieri dalle decine di bagnanti con infradito che si sono presentati in sala, hanno riso e applaudito? Non può essere solo che Marco Muller … si sia sbellicato dalle risate? Ci dev’essere per forza il classico santo in paradiso, uno sponsor misterioso, un raccomandatore occulto.