Il Bari International Film Festival (Bifest) omaggerà Gian Maria Volonté, ad ormai vent’anni dalla sua sua scomparsa (il 6 dicembre). Il Festival si terrà dal 5 al 12 aprile.
Quello del Bifest sarà dunque il più grande tributo a Volonté fino ad ora mai realizzato, intendendo celebrare la sua ricca carriera, non solo ricordando i suoi film, ma anche il rapporto con i colleghi e il suo impegno politico, il tutto in una serie di incontri che si terranno proprio all’interno della kermesse.
Questi incontri saranno curati da Giovanna Gravina Volonté, la figlia dell’attore e di Carla Gravina. Saranno presenti alcuni registi che hanno direttamente lavorato con Volonté come Gianni Amelio (Porte aperte), Carlo Vanzina (Tre colonne in cronaca), Giuliano Montaldo (Giordano Bruno), Marco Bellocchio (Sbatti il mostro in prima pagina). Per l’intero programma ecco il link del sito.
Gian Maria Volontè è stato uno degli attori più versatili e capaci del nostro cinema, dapprima star negli spaghetti western di Sergio Leone, poi protagonista di pellicole d’impegno civile, a cura di Elio Petri e Francesco Rosi. Giusto per citare alcune famose pellicole a cui ha preso parte: “Per un pugno di dollari “(1964), “Per qualche dollaro in più” “L’armata Brancaleone” (1966), “A ciascuno il suo” (1967), “Sotto il segno dello scorpione” (1969), “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” (1970), “La classe operaia va in paradiso” (1971), “Il caso Mattei” (1972), “Il sospetto” (1975), “Todo modo” (1976), “Cristo si è fermato a Eboli “(1979), “Il caso Moro” (1986), “Porte aperte” (1990), “Una storia semplice” (1991).