Oltre all’Orso d’oro dei fratelli Taviani per il loro Cesare deve morire anche un’altra pellicola italiana esce vittoriosa dal Festival di Berlino 2012, si tratta del docu-film Diaz-Non pulire questo sangue del regista Daniele Vicari (Velocità massima), presentato nella sezione Panorama della rassegna e che si è aggiudicato uno dei tre premi assegnati dal pubblico.
Vicari partendo da materiale di repertorio e documentazione giudiziaria rielabora e ripropone in forma di fiction i famigerati fatti del 13 luglio 2001 avvenuti prima, durante e in seguito all’irruzione delle forze dell’ordine nella scuola Diaz, accadimenti che avvenivano in concomitanza con le manifestazioni e gli incidenti del G8 di Genova.
Tre quindi i film premiati nella sezione Panorama, il primo premio è andato al film yugoslavo Parada di Srdjan Dragojevic; il secondo premio al Diaz di Vicari e il terzo al brasiliano Xingu di Cao Hamburger.
Il film prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci è il risultato di una sinergia produttiva tra Italia, Francia e Romania e sarà nelle sale dal prossimo 13 aprile.