Bellerofonte: trailer, sinossi e un poster dell’horror di Domiziano Cristopharo

Disponibile online un trailer ufficiale per Bellerofonte, il nuovo horror diretto da Domiziano Cristopharo, scritto da Andrea Cavaletto, musicato da Marco Werba e interpretato da David D’Ingeo, Nancy De Lucia, Roberta Gemma e Arian Levanael. Dopo il salto trovate anche un poster e una dettagliata sinossi ufficiale del film.

La sinossi:

C’era una volta un paese di mare, di pescatori. Gente tranquilla e silenziosa, che viveva le giornate nella routine della pesca e della vendita del pesce. E nel paese c’era un castello con una torre che dominava sul mare e sul paese. C’era è c’è ancora, ma sembra deserto e vuoto. I paesani evitano quasi di girare lo sguardo verso la torre. E quando lo fanno, corrugano la fronte e sui loro volti si dipinge un’espressione preoccupata. I pescatori commentano con alcune scarne battute appena biascicate il fatto che il castello sia nuovamente abitato.

Sofiane e la bella Jazira hanno comprato il castello e sembrano voler ricominciare una nuova vita felice, tagliando i ponti con il passato. Sofiane compra una piccola barca da pesca e si dedica a ciò che preferisce. Passa le notti al largo e pesca. Stranamente, nelle sue reti non rimangono intrappolati pesci ma oggetti. Oggetti dal passato. Un passato che sembra voler tornare a galla. Sofiane, tutte le volte, ributta in mare il suo passato e torna al castello senza pesce. Fino a quando una notte particolarmente tranquilla non ne pesca finalmente uno. Ma è un pesce strano… E’ luminoso e sembra uno di quei bruttissimi pesci degli abissi, solo che è molto più grosso. Uscito dall’acqua si dibatte come un dannato per liberarsi delle reti. Poi si mette a urlare. Urla strazianti e quasi umane, femminili… poi vomita nelle mani di lui tre strane pepite che sembrano pulsare di luce.

Il pesce muore e le pepite, che illuminavano il suo corpo, si spengono. Sofiane ributta il cadavere del pesce in mare e sta per fare altrettanto con le tre pietre, ma ci ripensa e se le porta alla torre, donandole a Jazira, che adesso è incinta di alcuni mesi. Appena la donna prende le pietre tra le mani, queste sembrano tornare debolmente a brillare. Lei sembra morbosamente attratta da esse. Non se ne vuole più separare. Dice che sono un dono delle Sirene. Ne fa una collana e se le mette al collo, senza mai separarsene.

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