Parafrasando il titolo del film di Rocco Papaleo Basilicata Coat to Coast, il film d’esordio del giovane regista italo-tunisino Hedy Krissane potrebbe essere avere come sottotitolo Calabria mount to mount.
In realtà il film si chiama Aspromonte – Tutta un’altra storia e sarà nelle sale a partire dal 31 gennaio. Tratto dal soggetto del Professore Tonino Perna, prodotto dalla Publiglobe Srl e distribuito da Cineclub Internazionale Distribuzione, con i contributi della Fondazione Calabria Film Commission, della Provincia di Reggio Calabria, del Corpo Forestale dello Stato, dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte e dal GAL Batir (Gruppo di Azione Locale Basso Tirreno Reggino), Aspromonte è un film divertente e, a suo modo, ingenuo.
La storia è quella di due fratelli. Il primo, Torquato, interpretato da un bravo Franco Neri (il comico di Zelig) è fuggito dalla Calabria tanti anni fa per diventare un imprenditore in Brianza, mentre il secondo, Marco (interpretato da Andrea De Rosa) è un musicista che è rimasto ‘fedele’ alla sua terra di origine.
I due non hanno un buon rapporto, ma le loro vite sono legate ad una firma: quella che serve a Torquato sull’atto di vendita del mobilificio, per la quale torna in Calabria alla ricerca del fratello minore. Lo trova, ma, reduci di anni di silenzi ed incomprensioni, litigano immediatamente e Marco, uscito per rinfrescarsi le idee, sparisce nell’impervio territorio dell’Aspromonte. Fuga o rapimento?
E’ questo il pretesto per il giovane regista per esplorare queste terre, per scoprire la loro vera natura e la loro vera bellezza, quella che per troppo tempo è stata offuscata da una verità che, purtroppo, segna come una ferita la Calabria e la sua gente. L’Aspromonte, infatti, è conosciuto esclusivamente, o quasi, per essere il posto prediletto per l’Anonima Sequestri calabrese, non per la sua gente, non per i suoi paesaggi, non per la sua cucina.
E’ questo, invece, che Hedy Krissane mette in evidenza nella sua pellicola e lo fa proprio giocando in modo ironico e divertente sui pregiudizi legati al Sud. Come accennato si tratta di una commedia ingenua e acerba e, forse, anche molto influenzata dall’esigenza di rispettare il volere di chi ha fatto in modo che il film prendesse vita, ma tant’è e, in fin dei conti, il film è un lavoro di tutto rispetto.
Commedia dolce e amara, Aspromonte fa sorridere e riflettere. Non si tratta di un filmone, questo è chiaro, ma neanche di un prodotto scarso. Se non riuscirà a farvi sorridere né a riflettere, sarà sicuramente in grado di mostrare un altro lato della Calabria e delle sue tradizioni.