Davide Manuli porta al cinema il suo terzo cortometraggio. Arriverà stasera nelle sale La leggenda di Kaspar Hauser, pellicola ispirata ad un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania nell’Ottocento, fatto che è stato narrato ed ampiamente analizzato da 3.000 libri e 14.000 articoli e dalla pellicola L’enigma di Kaspar Hauser di Werner Herzog, che ha ricevuto il Premio della Giuria a Cannes nel 1975.
Davide Manuli ne La leggenda di Kaspar Hauser rilegge l’accaduto in chiave post-moderna, come già successo per Backet, il suo precedente lungometraggio, al quale questo lavoro è indissolubilmente legato.
Ma chi è Kaspar Hauser? Perché la sua storia esercita ancora tanto fascino?
Kaspar Hauser è il Fanciullo d’Europa, quel misterioso ragazzo che comparve dal nulla a Norimberga il 26 maggio del 1928. Un ragazzo di circa 16 anni, magro e malfermo sulle gambe, che sapeva dire solo qualche parola. La sua comparsa scatenò stupore e curiosità, ma poi si iniziò subito a pensare che Kaspar fosse solo un impostore.
Lo pensavano tutti, tranne anche il barone von Feuerbach, che raccontò la sua storia in un libro, dando così vita a questa leggenda, e se ne prese cura: si scoprì così che il ragazzo era stato tenuto incatenato al pavimento in una cella buia per circa 12 anni e il suo unico contatto con il mondo era un uomo che lo nutriva e lo lavava.
Nessuno sa perché a Kaspar Hauser fu riservato questo destino, forse il motivo è una questione di successione, teoria suffragata anche dal fatto che Kaspar sarà ucciso qualche anno dopo da un misterioso uomo.
La leggenda di Kaspar Hauser – Il Trailer
Da questa vicenda Davide Manuli ne fa un film che trasforma questa storia in una leggenda, facendo diventare Kaspar Hauser un post-ragazzo selvatico che arriva sulla Terra trasformata in uno strano pianeta abitato ad altrettanto strani personaggi: lo Sceriffo (Vincent Gallo), che indossa cappello, cinturone, casco e ray -ban, che si prende cura del ragazzo e lo istruisce con la tecno music, il Pusher (ancora Vincent Gallo), un cavaliere elettrico vestito di bianco, il Prete (Fabrizio Gifuni) con saio e pistola, diffidente ne confronti di questo strano ragazzo, la Granduchessa (Claudia Gerini), la Veggente (Elisa Sednaoui) e il Drago (Marco Lampis).
Poi c’è Kaspar Hauser (Silvia Calderoni) che con il suo arrivo sconvolge gli equilibri di questo mondo lontano, isolato e in una dimensione atemporale.
Su di lui e sul suo arrivo un interrogativo aleggia e rimane fino alla fine: Kaspar Hauser era un santo, un idiota, un
impostore… o semplicemente il loro Re?
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