Sono giorni concitati questi in Italia. Tra il governo che non prende piega e l’lezione, ieri, del nuovo Papa Francesco, c’è ben poco spazio per tutto il resto.
Ma dobbiamo pur prenderci un momento di pausa e di relax. Così, vediamo cosa ci propone il cinema italiano questa sera.
Da un lato abbiamo una commedia leggera, seppur divertente e degna di nota: Buongiorno Papà, diretta da Edoardo Leo ed interpretata da Raoul Bova; dall’altro abbiamo un film di un regista ancor più giovane ed esordiente, Il Terzo Tempo di Enrico Maria Artale.
Partiamo proprio da questo secondo titolo. Il Terzo Tempo è un film sullo sport che si caratterizza, però, per un approccio diverso ed originale. Enrico Maria Artale, infatti, appassionato di rugby, incentra il film su questo sport ma ne fa derivare una pellicola nella quale i personaggi sono completamente ribaltati rispetto ai soliti canoni. Tutti, dal giovane protagonista all’assistente sociale che se ne prende cura sono mossi, almeno in principio, da motivazioni puramente egoistiche e personali che però, nello sviluppo della storia, arrivano al riscatto morale e sociale delle proprie intenzioni e di se stessi.
Ne Il Terzo Tempo la sfida dello sport, quella costante tra la vittoria e la sconfitta, diviene sfida umana che costringe i protagonisti a mettersi costantemente in gioco.
E di personaggi che si mettono in discussione tratta anche Buongiorno Papà, opera seconda di Edoardo Leo. Qui un quarantenne piacione ed egoista (Raoul Bova) si trova improvvisamente padre di una diciassettenne.
La sfida della conoscenza reciproca e del compromesso umano tra due consanguinei fino a quel momento estranei è affrontata con senso dell’umorismo e leggerezza, forse un po’ troppo, ma comunque la commedia si lascia guardare e ci provoca anche qualche sincera risata.
Buongiorno Papà