Un attore che non venne premiato quanto avrebbe meritato, come lamentava due anni fa, in occasione della consegna delle chiavi della città.
Un brevissimo comunicato via Facebook ha annunciato la scomparsa di un grande del cinema italiano, Carlo Croccolo, che ci ha lasciato all’età di 92 anni. Molti lo ricorderanno per la sua interpretazione nel padre della sposa nel film più famoso del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, Tre uomini e una gamba, ma fu uno degli attori sempre al fianco di Totò e Eduardo De Filippo.
Enorme la sua esperienza nel cinema, già dagli anni ‘50, quando giovanissimo fece tanti film con i due mostri sacri della comicità (e non solo) italiana.
Per lui anche un David di Donatello per ‘O re, diretto da un altro grande del cinema, Luigi Magni. I funerali sono stati celebrati nella sua Napoli, ieri.
La carriera
Carlo Croccolo può vantare una carriera straordinaria, specialmente a fianco di Totò, quando era una volta cameriere, maggiordomo o segretario delle tante macchiette del grande comico campano. Ma fu anche la voce di Oliver Hardy dopo lo straordinario Alberto Sordi, e di Totò, in due film in cui fu richiesta una seconda voce perché il grande De Curtis interpretava più personaggi, così come per Vittorio De Sica.
Con Eduardo De Filippo ha recitato anche a teatro, sotto la regia di Giorgio Strehler, Garinei e Giovannini ed è stato al fianco di Johnny Dorelli e Massimo Ranieri. A suo dire, anche una breve relazione con Marilyn Monroe, di tre mesi, che rivelò solo dieci anni fa, confessando il suo amore e tormento per la grande attrice.
Lui scappò perché quello era il periodo più tormentato dell’americana, che da lì a un anno sarebbe morta. Solo tre mesi di relazione, e poi la vita con la moglie Daniela Cenciotti, una vita insieme a Castel Volturno, di cui era anche cittadino onorario.
Un attore che non venne premiato quanto avrebbe meritato, come lamentava due anni fa, in occasione della consegna delle chiavi della città:
“Li ho pagati a caro prezzo i miei 90 anni di attore. I miei anni dati al cinema e al teatro sono stati di passione sì, ma come Gesù Cristo, perché non ho avuto molti riconoscimenti e quelli che ho avuti, me li hanno fatti pagare tantissimo”.