Francesco Rosi commenta con soddisfazione il Leone d’Oro alla carriera che gli verrà assegnato il 31 agosto al Festival di Venezia 2012 (fonte Il Messaggero):
mi riempie di orgoglio. Perché riconosce la totalità del mio lavoro e la mia storia artistica che è stata sempre percorsa dalla voglia di raccontare il Paese. E’ un premio al mio tentativo costante di svegliare le coscienze.
Il regista, che in carriera ha vinto tutto (Palma d’oro a Cannes, Leone d’Oro a Venezia, Orso d’argento a Berlino, David di Donatello, Nastri d’Argento) tranne l’Oscar non ha intenzione di tornare dietro la macchina da presa:
perché dovrei? Per rifare Cristo si è fermato a Eboli, Le mani sulla città, Il caso Mattei? I miei film sono ancora attualissimi: aiutano il pubblico a capire in che condizioni amare versa ancora questa nostra Italia.
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