In Romanzo di una strage il ministro degli esteri Aldo Moro è interpretato da Fabrizio Gifuni. Proprio l’attore ha raccontato a La Repubblica come si è preparato a vestire i panni di un personaggio così complesso:
C’è un grande quantitativo di documenti che lo riguardano, ma la sua figura è stata in qualche modo fagocitata dai 55 di prigionia e dalla sua uccisione, come se quei giorni finali lo avessero inghiottito per intero. Noi raccontiamo Moro 9 anni prima. Qualche volta ho sentito aleggiare sul set lo spettro terribile e meraviglioso di Gian Maria Volonté che ha dato vita a due interpretazioni memorabili in TOdo Modo di Petri e nel Caso Moro di Ferrara. Io ho cercato la mia strada.
Gifuni pensa che sia utile un film sulla strage di piazza Fontana, perché crede che sia di fondamentale importanza non dimenticare:
Ricordare è un lavoro, senza il quale saremmo privati dell’identità e della capacità di decifrare il presente.