A Classic Horror story è un film italiano di un genere ormai assopito, appunto l'horror. Andrà a scavare temi importani ispirandosi a cult.
A Classic Horror Story è il titolo del film in questione. Lo trovate già disponibile sul catalogo Netflix e risulta un film che rivanga un genere che nel cinema italiano non è più così tanto diffuso come un tempo grazie a registi passati quali Lucio Fulci e Dario Argento. Una proposta su una piattaforma di ampio spettro internazionale potrebbe ribaltare la situazione e risvegliare un genere abbastanza sopito in Italia. Ma qual è l’intento di A Classic Horror Story?
La trama: Si inizia come un classico road movie ambientato nel Sud Italia. Ad intraprendere il viaggio è un gruppo variegato di sconosciuti che condividono un camper per raggiungere una meta comune. Il proprietario del camper è Fabrizio, un giovane calabrese che sogna di diventare regista. Tra gli altri passeggeri abbiamo Elisa, in viaggio per effettuare un’interruzione volontaria di gravidanza; Riccardo, un medico non particolarmente socievole; il goliardico Mark e la sua fidanzata Sofia. Il viaggio, all’apparenza tranquillo e divertente, viene interrotto da un incidente notturno che porterà i protagonisti a schiantarsi contro un albero. Nell’impatto perdono i sensi, e quando si risvegliano si ritrovano nel mezzo di una fitta foresta in cui i telefoni non prendono. Da questo momento in poi, il loro viaggio diventerà un vero e proprio incubo. Il gruppo si troverà alle prese con un inquietante culto che metterà a rischio la loro stessa vita. Inizieranno così a chiedersi cosa sia successo, dove si trovino e di chi possono realmente fidarsi.
Nel cast troviamo: Francesco Russo, Matilda Lutz, Peppino Mazzotta, Will Merrick e Yuliia Sobol. Ideato da Roberto De Feo e Paolo Strippoli, il film si rivela un viaggio nel folklore del Sud Italia e la leggenda dei tre cavalieri Osso, Mastrosso e Carcagnosso che hanno contribuito alla nascita delle principali associazioni a delinquere del nostro territorio: Mafia, ‘Ndrangheta e Camorra. La dicitura ‘classic’ del titolo serve a richiamare alcuni film da cui hanno tratto ispirazione come i più recenti Midsommar e Silent Hill fino a veri cult come La Casa, Halloween o Venerdì 13. Se possa reggere il confronto o meno è un qualcosa che rientra nei gusti dello spettatore anche perché il film va a trattare temi di un’Italia assoggettata alla spettacolarizzazione del dolore, la mafia, i social ed il cinema italiano stesso rendendo la pellicola un po’ debole sul concetto di horror vero e proprio anche se si promette comunque tensione seppur ci sia un’ironia amara di fondo.