Non essere cattivo: concluse le riprese dell’ultimo film dello scomparso Claudio Caligari

di La Redazione

È scomparso il 25 maggio scorso, dopo una lunga malattia, Paolo Caligari, il regista che non amava la notorietà, dalla quale si teneva alla larga.

Chi però ama il cinema, un certo modo di fare cinema se lo ricorderà sempre, soprattutto per quello che è stato considerato il suo film manifesto “Amore tossico”, girato nel 1983 e che raccontava la tossicodipendenza di un gruppo di ragazzi romani, ancora prima che le storie di disagio degli adolescenti prendessero piede nella TV italiana.

 

Il suo ultimo progetto è stato “Non essere cattivo”, una nuova storia ambientata nelle periferie romane e nella Ostia degli anni Novanta di cui è appena stato ultimato il montaggio. Una storia prodotta da Valerio Mastandrea, molto amico del regista, che così lo ricorda:

Per Claudio “Ideologia” non è mai stata una brutta parola. Lo ha spinto a non fare mai un passo indietro e gli ha permesso di difendere quello che faceva con una forza che non ho mai visto in vita mia. E gli ha consentito anche di lottare con il male  costringendolo ai supplementari più di una volta. Claudio ha perso ai rigori, che si sappia questo. E ai rigori non è mai una sconfitta reale. A tutti noi che lo abbiamo accompagnato nell’ultimo sogno realizzato è bastato questo. Onorarlo nel lavoro che più ha amato, maledicendo la sua ostinazione, ammirandone la tenacia, il coraggio e la passione. Ridendo alle sue battute crudeli. Commossi davanti alla sua commozione dell’aver iniziato e finito il suo nuovo e ultimo film.

 

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