Dopo il comunicato ufficiale dell’ANICA con ATP, in merito alla direttiva del Ministero degli Interni, che vieta la presenza di armi sui set di cinema e fiction di produzione italiana, i giornalisti cinematografici danno la loro piena solidarietà agli autori e all’industria del cinema e della fiction.
Si legge, infatti, sul sito del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani:
Dai Giornalisti Cinematografici piena solidarietà agli autori e l’industria del cinema e della fiction sulla decisione di applicare ai set il regolamento di legge che vieta l’uso delle armi nelle rappresentazioni sceniche. Il SNGCI -che, proprio al dibattito sul fascino ambiguo delle rappresentazioni criminali sullo schermo ha dedicato venerdì a Roma il seminario del proprio Corso di aggiornamento promosso per l’Ordine Nazionale dei Giornalisti – denuncia come un’autentica censura quanto il mondo del cinema e dell’audiovisivo di subire per una regolamentazione alla quale, ovviamente, la creatività dello Spettacolo dovrebbe essere del tutto estranea. Stop alle attività, cinema di genere e produzioni seriali a rischio? E’ evidente l’eccesso di zelo in cui, davvero- affermano i Giornalisti Cinematografici- la realtà supera la fantasia mentre chi si preoccupa degli spari nella finzione scenica non riesce a frenare le stragi della criminalità nel Paese.