“Il giovane favoloso” era uno dei film più attesi in questa 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. E la scommessa di Mario Martone, almeno per quanto riguarda l’accoglienza al Lido, può dirsi vinta, perché il film, al termine della sua proiezione, ha raccolto lunghi applausi. Come vi avevamo già annunciato, il film racconta del poeta Giacomo Leopardi, interpretato da un intenso Elio Germano.
Questo il commento del regista:
Abbiamo scritto la sceneggiatura del film attingendo agli scritti di Leopardi e all’insieme del suo epistolario, lo scrigno attraverso cui è possibile seguire la sua breve vita dalla Recanati della biblioteca paterna fino alla Napoli del colera e del Vesuvio. […] Affrontare la vita di Leopardi significa inoltre svelare un uomo libero di pensiero, ironico e socialmente spregiudicato, un ribelle, per questa ragione spesso emarginato dalla società
ottocentesca nelle sue varie forme, un poeta che va sottratto una volta e per tutte alla visione retorica che lo dipinge afflitto e triste perché malato. Dopo Noi credevamo, ho voluto insistere con questo film nel tentativo di riportare alla luce pezzi del nostro passato a mio avviso preziosi per il presente, ma
questa volta non si tratta di un film storico. Il giovane favoloso vuole essere la storia di un’anima, che ho provato a raccontare, con tutta libertà, con gli strumenti del cinema.