Enrico Vanzina ha parlato di Ex – Amici come prima, la commedia che uscirà in sala da venerdì prossimo. Il regista, nella conferenza stampa che si è tenuta stamane, ha precisato:
Ex-Amici come prima segna per me e mio fratello Carlo una sorta di ritorno alle origini perché in fondo siamo stati noi ad inventare questo tipo di film: una volta accettato l’invito di Fulvio e Federica Lucisano produttori del film di “raccogliere il testimone” del prototipo molto ben riuscito di “Ex” di Fausto Brizzi ho cercato insieme a Carlo di rendere solidi i soggetti di ogni singola nuova storia mescolando sentimenti e comicità in funzione delle caratteristiche dei vari interpreti: è un grande vantaggio poter scrivere i dialoghi ed immaginare le situazioni se sai già in anticipo quali saranno gli attori in campo, vedi già come parleranno e cosa faranno.
Vanzina è soddisfatto del risultato di scrittura:
Senza voler sembrare presuntuoso credo che siamo riusciti a fotografare abbastanza bene il momento attuale, c’è uno spaccato comico di una realtà tipica del nostro tempo, parliamo ad esempio di politica, dello smarrimento e dell’indefinibilità dei ruoli. Le storie d’amore vissute dai trentenni di oggi sono molto diverse da quelle dei loro coetanei di 30 anni fa, i maschi sono evidentemente molto più fragili delle femmine e noi cerchiamo di raccontare come sono cambiati i rapporti, penso ad esempio al personaggio di Paolo Ruffini che è un single convinto che incontra regolarmente donne molto disinibite e spregiudicate. Credo si tratti di un film molto credibile, non è mai grottesco e parodistico ma vero, ci sono personaggi modernissimi alle prese con una realtà molto in movimento, ognuno di loro rivela grandi difetti ed è costruito drammaturgicamente in modo che all’inizio parta in un certo modo e strada facendo arrivi in un altro, come è tipico della commedia italiana classica.
La commedia che è venuta fuori ha ampio respiro internazionale, sia per la struttura che per le location utilizzate:
Ci siamo divertiti a provare ad andare oltre, usando trame un po’ da commedia rosa/brillante americana, guardando anche a quella sofisticata inglese e mescolando varie sottotracce di commedia sentimentale. Ma vorrei evidenziare anche l’importanza della confezione di questo piccolo/ grande film che abbiamo girato oltre che in una Roma bellissima ed inedita (penso al finale notturno a Castel Sant’Angelo) anche sulla costiera amalfitana, a Bruxelles, ed in Germania, per alcune immagini che si presumono ambientate nel Paese baltico di cui il personaggio di Natasha Stefanenko è il premier.
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