La sorpresa italiana di questi giorni è senz’altro “Spaghetti Story”, l’opera prima del trentottenne regista romano Ciro De Caro che, attraverso gli occhi di quattro trentenni pieni di speranze (Valerio, Scheggia, Serena e Giovanna) ci offre un ironico ritratto generazionale in un’Italia spenta e senza slanci verso il furturo.
Più che un film a low budget è una pellicola ‘no budget’ (“costata quanto un’automobile”) realizzata in appena 11 giorni, come ha spiegato il regista:
‘Ho voluto raccontare la mia generazione, troppo spesso dimenticata dalle commedie giovanili che vanno per la maggiore È un film low budget, anzi, sarebbe più corretto dire no budget: ho preferito agire piuttosto che restare in attesa di un vero e proprio finanziamento, non ho voluto correre il rischio che il film non vedesse mai la luce. Troppo spesso, infatti, nell’attesa di opzionare un attore famoso per invogliare un produttore a investire o ricevere i fondi che non arrivano, i film non vengono prodotti, e le storie che dovrebbero raccontare la ‘nostra storia’ non vengono raccontate’.
Protagonisti del film sono Valerio Di Benedetto (Valerio), Cristian Di Sante (Scheggia), Sara Tosti (Serena), Rossella d’Andrea (Giovanna), Deng Xueying (Mei Mei) e Tsang Wei Min (Pechino).