Maria Schneider diventò un sex symbol a soli 20 anni. Il suo grande successo lo deve al Maestro Bernardo Bertolucci che la scelse per affiancare Marlon Brando nel suo grande capolavoro Ultimo Tango a Parigi.
Un film discusso e censurato, che ancora oggi, nonostante la pellicola sia comparsa sui grandi schermi nel 1972, quindi più di 40 anni fa, ancora non manca di fare scalpore ogni volta che viene nominata.
In queste ore, a sollevare di nuovo il velo su Ultimo Tango a Parigi è stato proprio il suo regista, Bernardo Bertolucci, che durante una master class alla Cinematheque francaise, che sta ospitando una sua retrospettiva, ha detto di sentirsi colpevole di quanto accaduto, ma anche di non sentirsi condannabile per quanto fatto.
Il riferimento delle parole del Maestro è alla famosa scena del burro, una scena che a detta di tutti gli interessati non era presente nella sceneggiatura, ma che fu introdotta all’insaputa della giovane attrice (al momento delle riprese Maria Schneider aveva solo 18 anni). L’attrice non seppe ribellarsi all’epoca e quello che ne scaturì fu una tragedia, che portò la giovanissima sex symbol a cadere nella spirale della droga.
L’idea di come girare questa scena è venuta a me e a Marlon Brando mentre stavamo facendo colazione seduti sulla moquette dell’appartamento parigino e ad un certo punto lui ha cominciato a spalmare del burro su una baguette: subito ci siamo dati un’occhiata complice – ha detto il regista -. Abbiamo deciso di non dire niente a Maria per avere una reazione più realistica.
Per il grande regista italiano un grande rimorso
Forse sono stato colpevole per Maria Schneider ma non potranno condannarmi per questo.