Tra i tre film italiani selezionati per partecipare in Concorso alla 70° edizione della Mostra del Cinema di Venezia, il documentario Sacro Gra di Gianfranco Rosi, è stata una piacevole sorpresa.
Sacro Gra è un documentario come lo sono anche i precedenti lavori, ma questa volta, dopo aver parlato dell’India, della California e del Messico, Rosi è approdato in Italia, precisamente a Roma.
Francesco Rosi arriva a Venezia con Sacro Gra dopo esserci già stato tre volte con Afterwords (57° edizione), con Below sea level del 2008, per il quale vince i premi Orizzonti e Doc/It,e con El sicario – room 164, che gli vale il Fripesci Award e il premio doc/it come miglior documentario italiano dell’anno a Venezia 2010.
Sacro Gra Gianfranco Rosi è il primo documentario che Gianfranco Rosi gita in Italia e, per realizzarlo, il regista ha passato tre anni a bordo di un Mini-van sul Grande Raccordo Anulare di Roma, luogo dove ha cercato di scoprire quanti e quali mondi esistono oltre il muro del suo rumore.
E il risultato è una lunga serie di incontri con personaggi incredibili, ognuno con la sua storia,
come il nobile torinese e sua figlia universitaria che vivono in un monolocale ai bordi del Raccordo; il “palmologo” che cerca ossessivamente un rimedio per liberare le piante della sua oasi da larve divoratrici; il neo-principe che fa ginnastica di buon mattino sul tetto del suo castello eretto nel cuore abusivo della periferia nord-est; l’attore agé di fotoromanzi, memoria storica della Roma cinematografara, che insegue ostinato sul raccordo la fama e il sogno di una giovane avventura, come il pescatore di anguille che sotto i cavalcavia di Roma sud ha costruito un villaggio sull’acqua.
Un lungo viaggio alla scoperta del Grande Raccordo Anulare di Roma, che, con i suoi 70 km, è la più estesa autostrada urbana d’Italia.
Insieme al paesaggista Nicolò Bassetti, che ha abbandonato la macchina sul bordo della strada, per partire a piedi alla scoperta di questo luogo misterioso, Gianfranco Rosi ha realizzato uno dei suoi film da “cinema del reale”.
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