Sono passati vent’anni dal primo e unico film che Giancarlo Giannini, attore di fama internazionale che ha all’attivo più di 180 pellicole come interprete, ha portato sugli schermi come regista.
Ora, a venti anni da Ternosecco, Giannini si fa in tre e diventa regista, interprete e produttore del film che segna il suo grande ritorno: Ti Ho Cercata in Tutti i Necrologi.
Ma come sarà Ti Ho Cercata in Tutti i Necrologi? E’ lo stesso Giannini a raccontarlo:
La storia è una storia come tante che ho interpretato, come ad esempio “Pasqualino Settebellezze”, una storia vera che anche se ha radici napoletane è una storia universale. Bisogna raccontare le storie che interessano un po’ tutti. Questo film è la storia di qualcuno che ha un enorme desiderio di vivere e che continua ad averlo anche mettendo in pericolo la sua stessa vita, l’importante è “significare” qualcosa.
Significare vuol dire avere un senso dell’amore, un senso di camminare, un senso della gioia dell’essere, di morire, di pregare, avere un senso di pensare alla vita futura. Direi, un tondo curioso che parte da una persona abbastanza semplice, normale, ma che conserva dentro di sé una grande capacità di pulizia e di piacere di essere, una specie di eroe senza volerlo essere.
La storia di Ti Ho Cercata in Tutti i Necrologi – che è stato girato tra Roma, Toronto, Phoenix, l’Arizona, la Calabria e la Sicilia – è quella di Nikita, interpretato da Giannini, uomo che si trova coinvolto in una caccia all’uomo a causa di un debito di gioco.
Lui è la preda, l’obiettivo, ma se riesce a salvarsi il suo debito sarà estinto e potrà tornare ad essere libero. Sopravvissuto, per Nikita si apre una nuova intima dimensione dove il terrore e la follia si insinueranno lentamente e misteriosamente nella sua vita, a tal punto da non desistere dal desiderio di essere ‘cacciato’.