Si è spento ieri nella sua casa di Tarragona il controverso regista spagnolo Juan José Bigas Luna. Un cineasta al limite, sempre, disinteressato ad entrare nel mondo dei grandi, perché lui era troppo legato alla vita, quella vera, reale, tangibile, per poterla guardare solo da lontano.
Carnale, appassionato, vivo, legato al presente ma sempre con uno sguardo verso il futuro. Bigas Luna il biofilo, come lui stesso si definiva, un cineasta che ha sempre stupito e diviso con le sue pellicole estreme e così piene di eros e sensualità.
Il suo legame con il cinema italiano è stato forte e profondo e si deve al lui la scoperta di interpreti capaci e bellissime come Francesca Neri, protagonista del suo film più famoso, Le età di Lulù.
Le età di Lulù – 1990
Bigas Luna amava l’Italia, avrebbe voluto una grande casa in Toscana per vivere con tutti gli interpreti dei suoi film quegli attori che sceglieva in lunghissimi provini e con i quali viveva i suoi film.
Bigas Luna era un amante delle donne, dei loro corpi nudi che ha portato sulle schermo in tutta la loro potenza espressiva, tanto sensuale quanto brutale. Ne sono esempi i nudi di una giovanissima Penelope Cruz in Prosciutto Prosciutto accanto a due grandi interpreti del cinema tricolore come Stefania Sandrelli e Anna Galiena.
Prosciutto Prosciutto – 1992
Maestro dell’eros ha voluto la burrosa Valeria Marini nel suo discusso Bambola.
Bambola – 1996
Ma Bigas Luna ammirava anche l’uomo, come dimostra l’aver voluto Alessandro Gassman in Uova d’oro.