Uscirà nelle sale questa sera il documentario dei giornalisti d’inchiesta Franco Fracassi e Massimo Lauria The Summit. Un documentario che esplora da un nuovo punto di vista i tragici fatti che avvennero a Genova durante il G8 del luglio 2001.
Presentato alla Berlinale 2012 nella sezione Panorama Dokumente e, successivamente, al Bifest (Bari International Film Festival), al Genova Film Festival, al Festival di Rio e al festival “I’ve seen films”, dove ha vinto il premio per il miglior documentario, The Summit – I tre giorni della vergogna, è stato realizzato dopo una lunga indagine di un gruppo di giornalisti che hanno cercato di ricostruire la verità su quanto accaduto.
The Summit è un tentativo di gettare una nuova luce sulle tante zone d’ombra del G8 di Genova, e lo fa attraverso il racconto di quegli indimenticabili giorni (19-21 luglio 2001), delle speranze dei manifestanti e dei meccanismi che hanno portato alla violenza indiscriminata da parte delle forze dell’ordine e di una parte dei manifestanti.
Alla realizzazione del documentario hanno partecipato oltre 50 persone, che hanno intervista circa 100 dei manifestanti presenti a Genova e analizzato migliaia di pagine di documenti e ore di filmati. Un lungo viaggio attraverso le forze dell’ordine e la catena di comando, nazionale ed internazionale, che parte dal vertice dell’Organizzazione mondiale per il commercio a Seattle fino al G8 di Genova, passando per i summit di Nizza, Praga, Napoli e Goteborg. Un film in cui si intrecciano riprese dal vero e ricostruzioni attraverso disegni ed animazioni.
Dietro a quanto successo al G8 d Genova ci sono ancora molte dinamiche che non sono state rese note, né dai tanti film e documentari già prodotti né dai processi fatti fino ad ora. A dare un’idea di quanto ancora c’è da scoprire su quei giorni è Franco Fracassi, uno dei registi:
il giovedì sera (19 luglio 2001) mi si avvicinò un poliziotto e mi disse: “Vuoi proprio sapere dove saranno gli scontri domani? Fatti trovare all’angolo della banca a piazza Paolo da Novi a mezzogiorno di domani. E vedrai che lì cominciano gli scontri.” La mattina dopo arrivo in quell’angolo. In quel momento ci stavano i Cobas, e uno schieramento di polizia, che era proprio in quel punto là. A mezzogiorno, precisi come un orologio, arrivano i black bloc, e incominciano a devastare la banca. La polizia non fa altro che osservarli. Appena finito di devastare la banca scappano via. La polizia carica i manifestanti dei Cobas.