Tra poco più di un mese saranno trascorsi due anni dal terribile e devastante terremoto che ha colpito il Giappone il 21 marzo 2011.
Una tragedia enorme, dalle conseguenze disastrose, che però, come tropo spesso purtroppo accade, è stata subito dimenticata, vuoi perché, ahinoi, di tragedie ne possiamo vedere almeno una la giorno, vuoi perché è più facile, in certi casi, dimenticare che ricordare.
Ma c’è chi quella tragedia l’ha voluta vivere mettendo a repentaglio se stesso e la sua incolumità per raccontarcela e farcela vedere attraverso gli occhi disincantati, ma non per questo poco curiosi, di un foto reporter italiano. Lui è Alessandro Tesei che, a soli sette mesi dal terremoto e dallo tsunami, è riuscito ad entrare nella No-Go Zone, l’area off-limits nei pressi delle centrali nucleari colpite, e ha dato vita a Fukushame: The lost Japan, un documentario che raccoglie immagini, interviste e contributi speciali del pericoloso viaggio del fotoreporter.
Il foto reporter Alessandro Tesei
Ma l’intento di Tesei non è solo quello di raccontare una storia, ma, soprattutto, quello di portare a riflettere sull’utilità e sulla necessità del nucleare.
Diretto da Alessandro Tesei, che si è avvalso della collaborazione di Matteo Gagliardi (sceneggiatura, montaggio e Art Direction) e prodotto da Teatro Primo Studio, Fukushame: The lost Japan sarà nelle sale italiane a partire dal 23 gennaio 2013.
In attesa dell’uscita del documentario Fukushame: The lost Japan, vi lasciamo al trailer e ad alcune immagini in esclusiva.
Il trailer di Fukushame: The lost Japan
Fukushame: The lost Japan – Immagini in esclusiva