Si è spento all’ospedale Fatebenefratelli di Roma dopo una breve malattia il regista Emidio Greco. Nato a Leporano, in provincia di Taranto, durante gli anni cinquanta si trasferisce con la famiglia a Torino, dove termina gli studi e compie i primi passi nel cinema, per poi realizzare servizi e documentari per la Rai e insegnare al Centro sperimentale di cinematografia.
Dopo un’esperienza come aiuto-regista di Roberto Rossellini, Greco nel 1974 scrive e dirige il suo primo film L’invenzione di Morel basato su un romanzo di Adolfo Bioy Casares, a cui farà seguito nel 1986 il travagliato Ehrengard, distribuito solo nel 2002 per problemi legati al fallimento della casa di produzione.
Sarà il successivo Una storia semplice, adattamento del 1991 di un romanzo di Leonardo Sciascia a dare notorietà a Greco come regista, grazie ad un cast di alto profilo (Gian Maria Volonté, Massimo Dapporto, Ennio Fantastichini, Ricky Tognazzi, Gianmarco Tognazzi, Massimo Ghini e Tony Sperandeo) e un plauso della critica accompagnato da un Nastro d’argento.
Le sue regie più recenti sono Il consiglio d’Egitto (2002), altro adattamento da Sciascia con protagonista Silvio Orlando, L’uomo privato con Myriam Catania e l’ultimo film prima della scomparsa, Notizie degli scavi (2011) con Giuseppe Battiston e Ambra Angiolini.
Ricordiamo che Greco fu uno dei fondatori delle Giornate degli Autori, sezione autonoma alla Mostra del cinema di Venezia che ha voluto ricordare l’amico e collega scomparso:
Con emozione la discrezione e l’eleganza, l’amicizia premurosa e la lucidità critica, la presenza costante quanto sommessa, l’ottimismo contagioso. Emidio era un regista che sapeva guardare il cinema, un intellettuale che sapeva prevedere, un utopista che sapeva leggere la realtà e mantenere inalterato il desiderio di cambiarla.
(fonte Cinecittànews – Photo Credits | Getty Images)