Al Festival di Venezia eri è stato presentato fuori concorso Scossa, il film in quattro episodi, diretti da quattro registi differenti (Citto Maselli, Carlo Lizzani, Ugo Gregoretti, Nino Russo), tutti incentrati sul terremoto di Messina del 1908. Maselli ha detto:
E’ passato un secolo, ma i riferimenti al presente sono inevitabili … Come ogni film storico che si rispetti fa riferimento all’attualità. Ricordo Fabiola di Blasetti del 1949, un film di propaganda cattolica che indirettamente attaccava il peggior governo della Dc.
Il cantante Massimo Ranieri, protagonista di uno degli episodi ha ricordato che scossa è un omaggio alle centomila vittime del terremoto, poi ha aggiunto:
Nel 1980 in Campania morirono 15mila persone, ma gli italiani dimenticano presto.
Giorgio Arlorio, uno degli ideatori del progetto, ha spiegato che il Scossa è anche un film sull’indifferenza:
Non l’indifferenza filosofica, ma sull’indifferenza del nord del mondo verso il Sud d’Italia. Un veleno sottile inavvertito che penetra e uccide il nostro spirito. Questa è stata la base da cui siamo partiti per realizzare il film.