La settima edizione del Festival internazionale del film di Roma volge al termine, domani giornata di premiazioni, mentre oggi in programma gli ultimi film in concorso e i consueti eventi speciali. Per la sezione Prospettive Italia proiezioni per Cosimo e Nicole di Francesco Amato con protagonista Riccardo Scamarcio e la docufiction Pinuccio Lovero – Yes I can di Pippo Mezzapesa.
Per CinemaXXI in concorso Il viaggio della signorina Vila di Elisabetta Sgarbi, fuori concorso Tanti futuri possibili. Con Renato Nicolini di Gianfranco Rosi, evento speciale Enzo Mirigliani – Storia di un ragazzo calabrese, documentario di Simone Di Maria sullo storico organizzatore di Miss Italia e infine l’evento parallelo Alice nella città propone un incontro con Daniele Vicari, regista di Diaz e La nave dolce.
COSIMO E NICOLE
Cosimo è italiano, Nicole francese. Si conoscono a Genova, durante gli scontri del G8. Gli è bastato uno sguardo per innamorarsi e da allora non si sono più lasciati, fulminati da una passione irrefrenabile e incontrollata. La loro casa è l’Europa e la musica la loro passione. Decidono di tornare a Genova dove iniziano a lavorare per un amico che organizza concerti. Tutto sembra andare per il meglio, fino a quando un incidente rischia di incrinare l’amore della coppia ponendoli di fronte a scelte che segneranno il loro futuro. Per sempre. Una storia d’amore moderna e autentica, una coppia che non vuole scendere a compromessi con il cinismo e la durezza della realtà.
Cosimo e Nicole sono una coppia poco convenzionale. Sono vagabondi, apolidi e senza una reale meta che non sia il semplice gusto stesso di vivere assieme. Non hanno legami, sono precari per scelta, indipendenti e incoscienti. Nel loro rapporto, la complicità dello spirito si manifesta in una complicità fisica, tattile. Volevo due ragazzi che si amassero davvero, senza prudenza e senza pudore. Volevo filmare la loro storia dal di dentro. Non cercavo di fare un film sulla coppia, ma dentro la loro coppia. E attraverso la loro esperienza d’amore e separazione, disimpegno e riscatto, ho cercato di raccontare che cos’è successo alla mia generazione, quella che, dopo il G8 di Genova, a vent’anni, si è trovata orfana dello Stato, del senso etico, in un paesecontradditorio (l’Europa intera) e pericolosamente incline al compromesso. [Francesco Amato]
PINUCCIO LOVERO – YES I CAN
Pinuccio Lovero, il becchino precario di Sogno di una morte di mezza estate si candida alle elezioni comunali di Bitonto. Ha deciso di scendere in campo…santo con un programma squisitamente ‘cimiteriale’. Grazie al successo del piccolo film che ha interpretato, ha realizzato il suo sogno professionale ma, l’effimera celebrità gli ha lasciato la voglia di tornare alla ribalta. Eccolo ancora al centro dell’attenzione, a inseguire un ambizioso sogno tra paese e necropoli. Un’abile trovata o il funerale della politica?
Un tempo Pinuccio Lovero aveva un sogno: diventare custode ‘a livello cimiteriale’. Quando, dopo tanti sforzi, l’ha realizzato nel cimitero di Mariotto, in paese nessuno è più deceduto. La speranza di Pinuccio è diventata quella di avere un trasferimento nel camposanto di Bitonto, dove ‘morti freschi’ varcano quotidianamente quell’ultimo cancello. Intanto, però, Pinuccio è diventato il protagonista di un film (Sogno di una morte di mezza estate) sulla sua singolare vicenda e i riflettori si sono d’improvviso accesi su di lui. Il Festival di Venezia, le ospitate in tv, gli articoli sui giornali e una notorietà che quel vecchio sogno, inesorabilmente, è andata a minare. Cinque anni dopo, Pinuccio è una persona diversa. Ormai lavora nella necropoli di Bitonto, eppure quelle mura un tempo agognate, ora gli stanno strette. Il nuovo scopo? Riappropriarsi della celebrità perduta. La strada più breve? Quella della politica. Ancora una volta Pinuccio, con la sua ironia, la genuinità, la spontaneità, mi offre la possibilità di avere una lente d’ingrandimento popolare sulla società. Di analizzare attraverso i suoi occhi, come l’illusione mediatica e la politica dell’apparire possano spazzar via la lieve poesia dei sogni di un uomo semplice. [Pippo Mezzapesa]
TANTI FUTURI POSSIBILI. CON RENATO NICOLINI
Estate, tardo pomeriggio: Renato Nicolini è seduto dentro un mini-van che corre lungo il Grande Raccordo Anulare. Il traffico sfila alle sue spalle, un flusso incessante, così come pensieri e riflessioni che si attivano all’improvviso, seguendo una logica di libere associazioni. In bilico tra suggestioni metafisiche, considerazioni urbanistiche e leggende metropolitane.
IL VIAGGIO DELLA SIGNORINA VILA
Il viaggio della signorina Vila” è una storia d’amore tra un uomo e una donna di un altro tempo caduti nella Trieste di oggi. È anche la storia d’amore di un intellettuale che si scambia e si specchia con il proprio passato, reale e letterario, e il passato della sua città. È il racconto di dolori, soprusi e autoinganni che hanno solcato Trieste. È la storia di una profezia e di un futuro che cancella, avvolge, onora e supera la memoria. è una storia di scienze di lettere, di arte e di impresa, di assicurazioni e di sfide. È una storia di lingue diverse che si parlano anche quando fingono il contrario. È una storia di poeti e di follia. È la storia di generazioni a venire. È la storia di religioni in una città laicissima. È una storia di mare e di venti. Di monti e sorgenti.
Trieste. Il viaggio della signorina Vila prova a stare dove si aprono e si chiudono le porte di questa città straordinaria, non al di qua, non al di là, non dentro e non fuori, non nel passato non nel futuro, ma dove qualcosa può sparire o nascere. [Elisabetta Sgarbi]
ENZO MIRIGLIANI – UN RAGAZZO CALABRESE
La storia di un ragazzo che decise di investire tutte le sue energie in un progetto, un’idea: Enzo Mirigliani è stato l’organizzatore di Miss Italia dal 1959: raccontare la sua vita significa raccontare perché ogni anno, da più di settant’anni, migliaia di ragazze da tutto il Paese sfilino su quel palco per realizzare il proprio sogno.
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