10 fatti curiosi su Otto e Mezzo

In questi giorni si festeggiano i cinquanta anni trascorsi dall’uscita al cinema di Otto e Mezzo, capolavoro indiscusso di Fellini che gli è valso il terzo Oscar della sua carriera. E’ una data che non può certo passare sotto silenzio, ma cosa scrivere di un film sul quale, e non si corre il rischio di sbagliare, è stato detto tutto?

Otto e Mezzo è stato analizzato, studiato, criticato e osannato sotto tutti i punti di vista e aggiungere altre parole sarebbe solo una ripetizione di quanto già detto. Forse, l’unico modo per poter parlare in modo originale di Otto e Mezzo è quello di mettere insieme alcune delle curiosità su questo film, guardandolo più da un punto di vista faceto invece che lanciarsi in analisi complicate sulla sua estetica o sul suo significato nella storia del cinema o nella carriera di chi lo ha diretto.

10 fatti curiosi su Otto e Mezzo di Federico Fellini

1. Il titolo provvisorio del film, mentre era ancora in lavorazione, scelto da Federico Fellini, era La dolce confusione, con evidente riferimento al suo precedente film, La dolce vita, di cui Otto e Mezzo può essere definito come il seguito, se non come il vero e proprio compimento.

2. La scelta di Otto e Mezzo come titolo si riferisce al numero di film fatti da Federico Fellini fino ad allora. Sette in totale, con l’aggiunta della co-regia di Luci del varietà con Lattuada, fanno sette e mezzo, più questo: Otto e Mezzo.

3. Si dice che Fellini avesse un cartello sotto alla sua telecamera con scritto “Ricorda che questa è una commedia”.

4. Per la scena finale del film, Fellini aveva intenzione di girare una sequenza in cui erano presenti Guido (protagonista del film e alter ego di Fellini) con la moglie all’interno di un treno diretto a Roma. Perso nei suoi pensieri, Guido alza lo sguardo e vede tutti i personaggi del suo film sorridere, ma poi il treno entra in galleria. Fellini decise comunque di girare la scena della conferenza stampa vicino alla scenografia della piattaforma di lancio, che però voleva utilizzare per il trailer. Saranno poi gli altri autori a scegliere questa scena come finale  del film.

5. Quando il film fu distribuito nelle sale italiane, alcune delle scene erano caratterizzate da una particolare tonalità di seppia, per rendere evidenti i assaggi onirici. A deciderlo fu la casa di produzione che temeva che il pubblico non riuscisse a distinguere tra i continui passaggi tra realtà e finzione.

6. Marcello Mastroianni, che interpreta il protagonista Guido Anselmi, non è stata la prima scelta del regista. Fellini, infatti, avrebbe voluto per la parte Laurence Olivier.

7. A causa di uno sciopero a Cinecittà durante la post-produzione, Federico Fellini non fu in grado di controllare il lavoro che veniva fatto sul suo film. Riuscì a vedere il materiale solo alla fine della fase di editing.

8. Fellini ha sempre considerato Otto e Mezzo come il suo film preferito, comprendendo sia i suoi film che quelli degli altri registi.

9. Il visto della censura italiana per Otto e Mezzo è il num. 39461 rilasciato in data 1963/06/02.

10. In occasione del decimo anniversario della morte di Nino Rota (compositore delle musiche del film insieme a Leo Ferrè) al teatro Teatro Verdi di Trieste è stato messo in scena un balletto per la regia di Gino Landi ispirato ad Otto e Mezzo e alle otto donne con cui il protagonista ha a che fare durante il film.

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