Venezia 2012 ottava giornata: in concorso Bella addormentata, evento speciale Sedia elettrica

di La Redazione

Il Festival di Venezia inaugura la sua ottava giornata al Lido, oggi per la Selezione ufficiale della Mostra in concorso  il drmma sull’eutanasia Bella Addormentata di Marco Bellocchio, terzo film italiano in corsa per il Leone d’oro, mentre per gli eventi speciali nella sezione Venezia Classici – Documentari  ci sarà la proiezione di Sedia elettrica, il making of del film Io e te di Bernardo Bertolucci diretto da Monica Stambrini.

BELLA ADDORMENTATA con Toni Servillo, Isabelle Huppert, Alba Rohrwacher, Michele Riondino, Maya Sansa, Pier Giorgio Bellocchio

Tutto si svolge, in vari luoghi d’Italia, in sei giorni, gli ultimi di Eluana Englaro, la cui vicenda resta sullo sfondo. Personaggi di fantasia dalle diverse fedi e ideologie le cui storie si collegano emotivamente a quella vicenda, in una riflessione esistenziale sul perché della vita e della speranza malgrado tutto. Un senatore deve scegliere se votare per una legge che va contro la sua coscienza o non votarla, disobbedendo alla disciplina del partito, mentre sua figlia Maria, attivista del movimento per la vita, manifesta davanti alla clinica dove è ricoverata Eluana. Roberto, con il fratello, è schierato nell’opposto fronte laico. Un “nemico” di cui Maria si innamora. Altrove, una grande attrice cerca nella fede e nel miracolo la guarigione della figlia, da anni in coma irreversibile, sacrificando così il rapporto con il figlio. Infine la disperata Rossa che vuole morire, ma un giovane medico di nome Pallido si oppone con tutte le forze al suo suicidio. E contro ogni aspettativa, alla fine del film, un risveglio alla vita…

Il film nasce da una fortissima emozione (e stupore) per la morte di Eluana Englaro. Sentivo anche però che questa partecipazione rischiava di limitare la mia immaginazione, sentivo che era necessario dilatare l’orizzonte… Ho aspettato due anni e così sono nate altre storie non estranee alla storia di Eluana eppure indipendenti, che “pescavano” in un tempo lontano, il tempo di tutta la mia vita, l’infanzia, l’adolescenza, la famiglia, l’educazione cattolica, il compromesso della politica, i principi morali, l’importanza della coerenza alle proprie idee, il rifiuto di arrendersi di fronte a una vita in pericolo che conserva però tutte le potenzialità per riprendersi, per rinascere. Senza Eluana che muore non ci sarebbe Bella Addormentata, che si risveglia. (Marco Bellocchio)

SEDIA ELETTRICA – IL MAKING OF DI IO E TE

Bernardo Bertolucci è sdraiato sulla sua poltrona. Insieme al direttore della fotografi a Fabio Cianchetti e ad altri membri della troupe guarda i provini digitali e si scopre dubbioso: forse è meglio tornare alla pellicola. Mancano solo pochi giorni all’inizio delle riprese di Io e te, e pellicola sarà. Bernardo arriva sul set su una sedia a rotelle elettrica che gli permette di muoversi con agio fra le pareti dello studio trasformato in cantina, dove girerà per quasi nove settimane. Durante il periodo trascorso sul set rimaniamo incollati al regista, al suo modo empatico di comunicare con gli attori, di commuoversi dietro al monitor, e ai tempi lunghi dell’attesa in camerino che spesso il cinema alterna alla frenesia.

Dal primo momento in cui ho cominciato a seguire Bernardo Bertolucci nella preparazione di Io e te, mi sono accorta che i protagonisti del making-of sarebbero stati lui e la sua “sedia elettrica”. Dieci anni dopo The Dreamers, Bertolucci ritorna sul set su una sedia a rotelle, e questa sua nuova condizione determina anche il suo nuovo punto di vista: dalla scelta del romanzo di Ammaniti ambientato in una cantina claustrofobica, alla ricerca di una posizione della macchina da presa più bassa rispetto alla comune altezza occhi. Il making-of di Io e te testimonia la sfida più intima del regista con il film, vinta con la scoperta che essere diversamente abili nell’arte non è un handicap. (Monica Stambrini)

Per la programmazione internazionale della Mostra cliccate QUI.

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