Dario Marianelli, un piccolo pezzo di Italia agli Oscar

Nomination all’Oscar per la Miglior Colonna Sonora nel 2006 per le musiche del film Orgoglio e pregiudizio. Oscar e Golden Globe per la Miglior Colonna Sonora nel 2008 per il film Espiazione.

Ora, la nomination per il suo lavoro musicale per Anna Karenina.

Dario Marianelli è un compositore particolarmente stimato all’estero ma in Italia il talentuoso musicista pisano ha meno fama rispetto a quanto succede nel resto del mondo. Eppure la sua è una lunga carriera, in cui ha avuto l’opportunità di partecipare con i più grandi registi internazionali.

Dario Marianelli nasce a Pisa il 21 giugno del 1963 (quindi, se tutto dovesse andare come speriamo, potrebbe festeggiare il suo cinquantesimo compleanno con una bella statuetta, se non due). Studia prima composizione  e pianoforte nella sua città, per poi trasferirsi nel 1990 a Londra dove studia alla Guildhall School of Music and Drama per poi continuare la specializzazione in composizione e coreografia al Bretton University College.

Inizia a lavorare a Londra nel teatro di avanguardia. Poi, arriva la sua prima esperienza con il cinema grazie al Paddy Breathnach che lo vuole per comporre le musiche di Ailsa e di I Went Down. La grande occasione gli arriva nel 2002 quando a volerlo è  Michael Winterbottom, che gli affida la scrittura della colonna sonora del film Cose di questo mondo, pellicola che vincerà l’Orso d’Oro al festival di Berlino.

Due anni è Terry Gilliam a chiedere di lui, e lo scrittura per I fratelli Grimm e l’incantevole strega. Ma il suo sodalizio artistico più fortunato è quello con Joe Wright, per il quale scrive le colonne sonore di tre film: Orgoglio e pregiudizio nel 2005,  Il Solista nel 2009 e il recente Anna Karenina.

Tra le sue colonne sonore importanti vanno ricordate quella di V per Vendetta di James McTeigue, quella de Il colore della libertà di Bille August e le musiche de Mangia Prega Ama di Ryan Murphy e Jane Eyre di Cary Fikunaga.

Nonostante la giovane età, Dario Marianelli è alle soglie della sua prima metà di secolo, il compositore pisano può vantare una carriera e una lista di collaborazioni di tutto rispetto. Quello che ci auguriamo vivamente è che il 24 febbraio, alla cerimonia di premiazione degli Oscar, potremo di nuovo vedere il nostro con una bella statuetta dorata in mano.

 

 

 

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